L’agenzia di viaggi Midimar nasce nel 1978. Da quarant’anni viaggiamo e facciamo viaggiare i nostri clienti in giro per il mondo.
Organizziamo viaggi personalizzati, viaggi di gruppo con accompagnatore dall’Italia, viaggi di nozze, e oggi siamo anche tour operator incoming per la Calabria.
La nostra specialità non è proporre le solite mete turistiche di massa. In tanti anni di esperienza abbiamo visitato terre bellissime, come l’Eritrea, la Patagonia, la Birmania, il Madagascar: i viaggi che organizziamo puntano a queste destinazioni particolari.
Per noi è fondamentale sapere a chi affidiamo un nostro cliente quando decide di partire, per questo collaboriamo sul luogo con tour operator e guide che già conosciamo bene e, soprattutto, accompagniamo personalmente i nostri gruppi, per garantire un pieno supporto… e goderci ogni volta i sorrisi dei nostri viaggiatori.
Qualche tempo fa, ho letto un articolo su Focus che si intitolava così: “Perché viaggiare fa bene”.
Da oltre trent'anni organizzo viaggi e accompagno i miei clienti in giro per il mondo, ma banalmente tante volte mi sono chiesto: da dove nasce la voglia di viaggiare? Perché gli uomini viaggiano?
Perché, nel mondo moderno, sono disposti a spendere dei soldi per conoscere nuove culture e vedere altri paesaggi?
La risposta alla fine l’ho cercata nella storia, proprio al principio dell’avventura della razza umana, quando i primi ominidi dalla Savana Africana iniziarono a viaggiare e colonizzarono il mondo. I nostri antenati erano nomadi e noi siamo programmati per viaggiare.
I primi pionieri non si fecero scoraggiare dai rischi e dalle fatiche inimmaginabili che avrebbero dovuto sopportare per scoprire nuove terre, e se gli uomini non avessero viaggiato, culture lontane non si sarebbero incontrate, non ci sarebbe stato scambio di merci, conoscenze e religioni, arte e idee, non ci sarebbe stato il progresso nel quale ci troviamo oggi.
Conoscere con i propri occhi tradizioni, paesaggi e persone diverse da quelle che si incontrano quotidianamente, è un’esperienza, un’avventura, una parentesi dalla realtà che ti cambia. Dopo aver visto un pezzettino di mondo in più, in qualche modo, quando rientri a casa non sei più lo stesso.
E poi un viaggio permette di liberarti dai doveri e dal ruolo che ogni giorno devi vestire e, allentando la tensione della routine, ti regala dei punti di vista che prima non avevi considerato.
Tornando all’articolo di Focus, gli scienziati ritengono che visitare luoghi sconosciuti, degustare cibi mai assaggiati o imparare poche parole di un’altra lingua sono attività che creano nuove connessioni nel cervello. Sostanzialmente, dicono, viaggiamo perché il nostro cervello ha bisogno di crescere.
Un viaggio è questo: una storia che dura per sempre e che non ha valore.
Un’occasione per tornare più ricchi di quando si è partiti.
Antonio Di Marno
